L’odontoiatria forense (a volte definita anche odontologia forense) ha un ruolo decisivo in diversi campi di interesse medico legale:
l’identificazione personale, sia nei singoli casi (cadaveri putrefatti, carbonizzati, ridotti a resti scheletrici ecc.), sia nell’ambito dalla gestione dei disastri di massa, dove il profilo dentario costituisce un criterio spesso dirimente dell’identificazione personale di resti umani;
- la diagnosi di maggiore o minore età ovvero il riconoscimento dell’etnia di appartenenza, delle occupazioni e dello stato sociale, in soggetti viventi privi di documenti;
- lo studio della lesività, in specie morsicature, in tematiche legate all’abuso sui minori.
Si tratta quindi di attività con spiccata valenza investigativa che necessita di competenze legate alle metodologia del sopralluogo e di identificazione di cadavere, fino alle tecniche di recupero dei resti umani.
L’odontoiatra forense, oltre all’applicazione di nozioni di odontoiatria e protesi dentaria, deve pertanto acquisire competenze e conoscenze che sfociano nella biologia, nell’antropologia e nelle tecniche biomolecolari.